LA SARTORIA SOCIALE DI COMO

CouLture Migrante fa parte dell’associazione Luminanda APS, che da più di 15 anni inventa e sviluppa sul territorio comasco progetti, iniziative ed eventi che utilizzano l’arte come motore di sviluppo e inclusione sociale.
Dalla creatività delle operatrici dell’associazione - e in particolar modo di Chiara Gismondi - è nata nel 2018 l’idea di avviare un corso di formazione in ambito sartoriale pensato per dare una risposta all’emergenza migranti in atto sul territorio comasco. L’esperienza ha attivamente coinvolto uomini e donne richiedenti asilo provenienti da diverse parti del mondo (Nigeria, Gambia, Costa D’Avorio, Pakistan e Iraq) ed ha suscitato grande interesse nel mondo della scuola, dell’imprese e della società civile. La collaborazione con professionisti e organizzazioni profit e non profit ci ha permesso, durante il primo anno di attività, di porre le basi per la creazione di un’identità di brand.

Nel giro di breve tempo, in un periodo segnato profondamente dalla pandemia, è nato CouLture Migrante: un progetto sartoriale articolato e in stretta relazione con il territorio, che coinvolge donne e uomini a rischio di esclusione sociale.
Ci guida una visione precisa: creare integrazione reale e dar vita ad un nuovo tessuto sociale, inserendo in quello già esistente i fili di tradizioni diverse, per apportare idee innovative e un boost di energie all’interno della vita culturale, produttiva ed economica della comunità.
Proviamo a farlo in due modi: offrendo opportunità di formazione professionale qualificata in ambito tessile, finalizzate all'accompagnamento ad un inserimento lavorativo mirato, e sviluppando il marchio originale CouLture Migrante, che crea prodotti sartoriali di alta qualità a partire da tessuti di recupero provenienti dalla filiera locale comasca.

“Lavorare con materiali di recupero, oltre che essere un’arte, è una sfida molto stimolante, sia a livello creativo che di senso. A questo noi uniamo il coinvolgimento di persone che vengono marginalizzate dalla società. Il nostro laboratorio è un luogo generativo, che offre nuove possibilità di vita ai materiali così come alle persone”
Chiara Gismondi, coordinatrice di CouLture Migrante